I nostri campi sono coltivati con cereali autunnali, frumento, orzo o farro in rotazione con erba medica, oltre che con gli ortaggi che riforniscono stagionalmente lo spaccio, i mercati e la cucina dell’agriturismo. Le varietà seminate sono state scelte attraverso un pensiero critico del nostro modo di mangiare, dalla preservazione della biodiversità alla cura del nostro corpo.
Coltiviamo una sessantina di ettari a seminativo, utilizzando la tecnica dell’avvicendamento delle colture, con l’obiettivo di conservare e ripristinare la sostanza organica del suolo utilizzata nell’anno precedente.
Coltiviamo con passione e rispetto per la terra. Seguiamo la rotazione delle colture e consociamo varietà amiche, utilizzando solo metodi biologici. Ci prendiamo cura del terreno con paglia e materiale organico, combattendo la siccità.
Dalle nostre terre nascono: cavoli, finocchi, cipolle, aglio, patate, rucola, insalate, zucche, zucchini, pomodori, peperoni, melanzane, fave, porri e tanto altro ancora.
I grani antichi che coltiviamo sono principalmente il Verna e il Bologna. I motivi che ci hanno spinto a scegliere questi cereali sono legati da una parte alla loro qualità organolettica e dall’altra al mantenimento della biodiversità.
Inoltre, l’utilizzo di queste varietà ci permette di contrastare la diffusione dei grani moderni che contengono una percentuale di glutine molto più alta per far lievitare dolci e pane in poco tempo. Questa caratteristica, però, sta rendendo sempre più persone intolleranti al consumo di frumento creando un danno importante alla nostra società.
La varietà Monococco è il grano più antico mai coltivato dall’uomo, indicato sia per la panificazione che l’utilizzo in cucina. Il nostro interesse per questo progenitore del grano tenero è legato alle buone qualità alimentari e alla possibilità di inserimento in un piano di rotazione pluriennale in linea con le tecniche agronomiche del biologico. Possiede un alto contenuto proteico, in media il 18% (con punte fino al 24%) e un’elevata quantità di carotenoidi, antiossidanti importanti anche nelle funzioni cellulari.
Una volta a settimana produciamo, nel forno a legna, due tipi di pane con lievito madre: semi-integrale e bianco (farina 1).
Coltiviamo una sessantina di ettari a seminativo, utilizzando la tecnica dell’avvicendamento delle colture, con l’obiettivo di conservare e ripristinare la sostanza organica del suolo utilizzata nell’anno precedente.
Maciniamo quando serve e confezioniamo a mano.
Grano Tipo 0 macinato con cilindro: farina senza germoglio, cruschello e crusca. Grano Tipo 1 macinato a pietra: farina burattata con cruschello e germoglio. Grano Tipo integrale: con germogli, cruschello e crusca.
